Descrizione
Territorio
Camponogara ha dovuto far fronte sin dai tempi più antichi alle continue inondazioni del vicino Brenta, peraltro deviato in prossimità del centro dagli interventi idraulici intrapresi dalla Repubblica di Venezia.
Alle problematiche naturali e storiche, si è aggiunto di recente il fattore urbanizzazione: negli ultimi dieci anni il paese ha visto aumentare la sua popolazione di circa il 20% anche a causa della costruzione di interi quartieri su aree precedentemente agricole. Le nuove lottizzazioni non hanno previsto sistemi di ammodernamento del sistema idrogeologico del paese e causano di frequente allagamenti, in particolare a Calcroci e ad Arzerini. Gli ultimi eventi del genere si sono verificati nel 2007 e nel 2008.
La situazione è tanto compromessa che la Regione Veneto ha stanziato tre milioni di euro per l'ammodernamento della rete idrica, prevedendo in tutto il territorio di Camponogara e di Campagna Lupia oltre venticinque milioni di euro di investimenti.
Origini del nome
Il nome del comune deriva dai termini latini da campus e nux ("campo" e "noce"), venetizzato poi in "Camponogara", a testimonianza delle antiche coltivazioni diffuse nella zona.
Per quanto riguarda le frazioni, Campoverardo trae origine da un nome germanico, Eberhard, forse un uomo d'armi giunto fra il VI e il VII secolo; Prozzòlo dal latino praedium "piccolo fondo agricolo"; Premaore è un composto traducibile con "prato maggiore".
Tra le varie località minori, sono da citare Pila, sita fra Calcroci e Prozzolo, Arzerini, fra Campoverardo e Dolo, e Cornio, fra Premaore e Campolongo Maggiore. Il nome Pila è dovuto alla lavorazione di pilatura del riso — coltura praticata nella zona tra il Brenta e il Taglio Nuovissimo —che avveniva in un laboratorio di fattura sei-settecentesca, abbattuto nella seconda metà del '900.
Storia
Dalle origini all'età romana
L'area di Camponogara era sicuramente civilizzata sin dai tempi dei Veneti e poi sotto l'Impero Romano, tuttavia i reperti sono molto scarsi a causa delle inondazioni che colpiscono frequentemente il territorio. Qualche traccia si può ravvisare osservando la disposizione delle strade, che tuttora segue la regolarità del graticolato.
Il Medioevo
La storia medievale ci è nota soprattutto grazie agli archivi ecclesiali. Dell'897 è la prima citazione del paese: in un documento l'imperatore Berengario investiva Pietro, vescovo di Padova, conte di Piove di Sacco e della Saccisica, area a cui apparteneva anche Camponogara. Tuttavia la popolazione locale si ribellò al potere del clero e l'imperatore Enrico IV limitò il potere vescovile concedendo agli abitanti il diritto vagantivo, ovvero di pascolo, caccia e pesca sui terreni demaniali.
La Cartula dathie episcopatus asserisce che nel 1077 fu eretta una prima chiesetta a Camponogara, dedicata alla Madonna. La decima papale del 1297 pure ne parla, indicandola come Ecclesia S. Mariae de campo Nogaria. Nel XIII secolo anche questo paese soffrì le vicende belliche che videro come protagonista Ezzelino III da Romano.
Dalla Serenissima ad oggi
Passata da Padova alla Serenissima, Camponogara fu coinvolta nella Guerra della Lega di Cambrai (vi giunse l'imperatore Massimiliano I con il suo esercito), ma in seguito poté godere di un lungo periodo di pace e di relativa prosperità economica. A questo periodo risale la costruzione di alcune ville venete.
Con la caduta di Venezia (1797), Camponogara seguì le sorti del Veneto e, passata ai francesi e poi all'Austria, entrò a far parte del Regno d'Italia dopo la pace di Vienna.
Simboli
Nello stemma del comune di Camponogara, concesso insieme al gonfalone con decreto del presidente della Repubblica del 27 ottobre 1956[7], è rappresentato un albero di noce (noghèra) in campo azzurro, nodrito sulla pianura erbosa. Il gonfalone è un drappo di azzurro.